Presenza oscura
Wulf Dorn
Corbaccio, pubblicato nel Agosto 2019
431 Pagine
Cosa accade quando il nostro cuore cessa di battere ma il cervello continua a funzionare?
Nikka ha solo sedici anni quando si sveglia in un letto d'ospedale dopo essere morta per ventuno minuti. Nell'arco di questo tempo Nikka si vede in un tunnel buio, in cui insieme a lei c'è anche Zoe, la sua migliore amica.
Una volta risvegliata i ricordi sono vaghi e sfocati, ricordi di una festa in maschera in cui c'era anche proprio Zoe.
Nikka è spaventata, qualcuno a quella festa ha cercato di ucciderla, e il terrore aumenta quando le viene comunicato che Zoe è scomparsa.
Nikka però sa di averla vista nel tunnel insieme a lei, ed è sempre più determinata a trovarla, convinta che non sia morta, ma in grave pericolo.
Il 29 agosto 2019 Wulf Dorn è tornato in libreria con un nuovo thriller psicologico che affronta una tematica delicata e coraggiosa: l'esperienza pre-morte.
La protagonista del romanzo è Nikka, una ragazza semplice, buona ed educata. La sua vita cambia completamente dopo quella fatidica sera, e a poco a poco cerca di unire tutti i tasselli.
Nikka ha visto la famosa luce in fondo al tunnel, ma cosa questo comporta lo scoprirà mano a mano, quando inizia a vedere la realtà con occhi nuovi.
Nikka è terrorizzata, non sa di chi si può fidare, ma allo stesso tempo è costretta a trovare il coraggio per salvare la sua migliore amica.
Nel romanzo viene descritto accuratamente il modo in cui Nikka affronta le sue paure, e l'atmosfera cupa è inquietante tanto da suscitare qualche brivido.
Nonostante sia abbastanza intuibile il risvolto della storia, ecco che sul finale l'autore ci spiazza lasciandoci una forte inquietudine.
È sicuramente un thriller che si presta ad un ampio pubblico, da quello adulto a quello più giovane. Tutti divoreranno questo romanzo e si perderanno nelle descrizione dei luoghi bui.
Dorn descrive l'esperienza pre-morte da una nuova prospettiva. Una prospettiva che non giudica e non deride e che evidenzia come la percezione di ognuno di noi di una determinata situazione sia diversa.
Con una postfazione tra le più emozionanti, Dorn spiega da dove è tratta l'ispirazione per questo romanzo e raccoglie la diretta esperienza di quasi morte di persone diverse.
Si percepisce un grande lavoro di ricerca da parte dell'autore, che ancora una volta ci regala un viaggio nell'oscurità della mente umana. Un viaggio nuovo e diverso che si vorrebbe non finire mai.
"Impariamo, capiamo, riflettiamo, progettiamo, speriamo, desideriamo e amiamo e tutto ciò ci rende le persone che siamo. Finché arriva un momento imprecisato nel quale pensiamo per l'ultima volta.
Quest'ultimo pensiero - il mio ultimo pensiero - lo ricordo bene. Avevo paura, una paura terribile.
Mi chiamo Nikka.
Ero stata uccisa.
Ma questo era solo il principio."